Nel panorama lavorativo italiano, il benessere organizzativo è diventato un tema centrale, soprattutto alla luce delle recenti trasformazioni del mondo del lavoro. Lo studio condotto dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano nel 2023-2024 offre una panoramica dettagliata delle sfide attuali e delle opportunità per migliorare il benessere dei dipendenti. In questo articolo, analizzeremo i risultati salienti dello studio, commenteremo gli aspetti più rilevanti in relazione al benessere organizzativo e esploreremo come il business coaching possa rappresentare una strategia efficace per affrontare le problematiche evidenziate.
1. Lo Studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice: Panoramica e Risultati Chiave
Lo studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano si propone di analizzare le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, con particolare attenzione al ruolo delle risorse umane e al benessere dei dipendenti. Tra i risultati più significativi emersi dalla ricerca:
Benessere Lavorativo Compromesso: Solo il 9% dei lavoratori italiani si sente bene nel proprio impiego considerando le dimensioni fisica, psicologica e relazionale. Appena il 5% si dichiara “felice” al lavoro.
Assenteismo per Stress: Un lavoratore su tre si è assentato almeno una volta nell’ultimo anno per motivi di stress o ansia, ma solo un’azienda su due offre servizi di supporto.
Fenomeni Emergenti: Il 42% dei lavoratori ha cambiato lavoro o intende farlo, principalmente alla ricerca di benessere fisico e mentale. Il 56% di chi ha cambiato lavoro negli ultimi 12 mesi si è già pentito della scelta, evidenziando un fenomeno definito “Great Regret”. Aumentano i “Job Creeper” (13%), ovvero coloro che non riescono a disconnettersi dal lavoro nemmeno nel tempo libero, mentre i “Quiet Quitter” (12%) restano stabili.
Intelligenza Artificiale e HR: Il 26% dei lavoratori ha utilizzato soluzioni di IA generativa nell’ultimo anno, principalmente per la ricerca di informazioni. Il 32% delle aziende utilizza almeno una soluzione di IA nei processi HR, come chatbot, assistenti virtuali e sistemi di raccomandazione per la formazione. Quasi la metà dei lavoratori è preoccupata per le conseguenze dell’IA, temendo una maggiore precarietà o l’obsolescenza delle proprie competenze.
2. Benessere Organizzativo: Analisi degli Aspetti Critici
I dati emersi dallo studio evidenziano una situazione preoccupante per quanto riguarda il benessere organizzativo in Italia. La bassa percentuale di lavoratori che si dichiarano felici o soddisfatti del proprio lavoro indica la necessità di interventi mirati per migliorare l’ambiente lavorativo.
Stress e Assenteismo: L’elevato tasso di assenteismo dovuto a stress e ansia suggerisce che molte aziende non stanno affrontando adeguatamente le problematiche legate al benessere mentale dei dipendenti. La mancanza di servizi di supporto contribuisce a peggiorare la situazione.
Fenomeni Emergenti: Il “Job Creeping” e il “Quiet Quitting” sono sintomi di un malessere diffuso tra i lavoratori, che si sentono sopraffatti dalle richieste lavorative e disconnessi dal proprio ruolo. Questi fenomeni indicano la necessità di rivedere le politiche aziendali per promuovere un migliore equilibrio tra vita lavorativa e personale.
Intelligenza Artificiale e Incertezza: L’introduzione dell’IA nei processi HR, sebbene possa offrire vantaggi in termini di efficienza, genera anche preoccupazioni tra i lavoratori riguardo alla sicurezza del lavoro e alla necessità di aggiornare le proprie competenze.
3. Definizione e Impatto dei Fenomeni Emergenti
Great Regret: Questo fenomeno rappresenta il pentimento che molti lavoratori provano dopo aver lasciato il proprio impiego durante la “Great Resignation”. Secondo lo studio, il 56% di chi ha cambiato lavoro negli ultimi 12 mesi si è già pentito della scelta, evidenziando una mancanza di soddisfazione nelle nuove posizioni assunte.
Quiet Quitting: Il “Quiet Quitting” si riferisce alla tendenza dei dipendenti a svolgere solo le attività strettamente necessarie previste dal loro contratto, rifiutando di dedicare tempo ed energie a compiti extra non retribuiti. Questo comportamento è spesso una reazione al sovraccarico lavorativo e alla mancanza di gratificazioni.
Job Creeping: Il “Job Creeping” descrive la situazione in cui i dipendenti non riescono a smettere di lavorare e lo fanno frequentemente in momenti che dovrebbero dedicare alla propria vita privata. Questa tendenza può portare a un sovraccarico di lavoro e a un deterioramento dell’equilibrio tra vita lavorativa e personale.
4. Cause del Malessere Organizzativo
Le evidenze emerse dallo studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano indicano diverse cause alla base del malessere organizzativo:
Carenza di Competenze: Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è dovuto soprattutto alla carenza di persone con competenze tecniche (57%) e soft (36%), creando difficoltà nell’assunzione di nuovo personale.
Disallineamento tra Offerta Aziendale e Aspettative dei Lavoratori: Esiste una mancata corrispondenza tra quanto offerto dalle aziende e quanto desiderato dalle persone in termini di stipendio, carriera, flessibilità e stile di vita.
Incapacità di Gestire Vita Lavorativa e Privata: Una delle principali fonti di malessere resta l’incapacità di gestire vita lavorativa e vita privata, con un aumento dei “Job Creeper” e la stabilità dei “Quiet Quitter”.
Preoccupazioni Legate all’Intelligenza Artificiale: Quasi la metà dei lavoratori è preoccupata per le conseguenze dell’IA, temendo una maggiore precarietà o l’obsolescenza delle proprie competenze.
5. Il Ruolo del Business Coaching nel Migliorare il Benessere Organizzativo
Il business coaching si presenta come una strategia efficace per affrontare le problematiche evidenziate dallo studio. Attraverso un approccio personalizzato, il coaching può supportare i dipendenti e le organizzazioni nel migliorare il benessere complessivo.
Gestione dello Stress: Il coaching aiuta i dipendenti a sviluppare strategie per affrontare lo stress, migliorando la resilienza e la capacità di gestire le pressioni lavorative.
Equilibrio Vita-Lavoro: Attraverso il coaching, i lavoratori possono identificare e implementare pratiche per bilanciare meglio le esigenze lavorative con la vita personale, riducendo il rischio di burnout e migliorando la soddisfazione lavorativa.
Adattamento all’Intelligenza Artificiale: Il coaching può supportare i dipendenti nell’adattarsi ai cambiamenti tecnologici, aiutandoli a sviluppare nuove competenze e a vedere l’IA come un’opportunità piuttosto che una minaccia.
Sviluppo della Leadership: Per i manager, il coaching offre strumenti per migliorare le capacità di leadership, promuovendo un ambiente di lavoro più inclusivo e supportivo.
6. Strategie e Strumenti Operativi del Business Coach
Per affrontare efficacemente le problematiche evidenziate dallo studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il business coach può implementare diverse strategie e strumenti:
Modello G.R.O.W.: Questo modello guida il coachee attraverso quattro fasi:
Goal (Obiettivo): Definizione chiara degli obiettivi da raggiungere.
Reality (Realtà): Analisi della situazione attuale e delle sfide presenti.
Options (Opzioni): Esplorazione delle possibili strategie per raggiungere gli obiettivi.
Will (Volontà): Pianificazione delle azioni concrete da intraprendere.
Sessioni di Coaching Individuali e di Gruppo: Attraverso incontri personalizzati, il coach può affrontare specifiche problematiche, mentre le sessioni di gruppo favoriscono la condivisione di esperienze e la costruzione di un supporto reciproco.
Workshop Tematici: Organizzazione di workshop su temi come la gestione dello stress, la comunicazione efficace e l’adattamento al cambiamento.
Programmi di Sviluppo della Leadership: Percorsi formativi per migliorare le competenze di leadership, con un focus sulla gestione del team e sulla promozione di un ambiente di lavoro positivo.
Conclusione
I risultati dello studio dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano evidenziano l’urgenza di intervenire per migliorare il benessere organizzativo nelle aziende italiane. Il business coaching rappresenta una soluzione efficace per affrontare le sfide attuali, supportando sia i dipendenti che i manager nel raggiungimento di un ambiente di lavoro più sano e produttivo.
Se desideri migliorare il benessere nella tua organizzazione e affrontare le sfide evidenziate dallo studio, contattami per una sessione di business coaching personalizzata. Insieme, possiamo sviluppare strategie efficaci per promuovere un ambiente di lavoro positivo e produttivo.
Bibliografia
Osservatorio HR Innovation Practice, School of Management – Politecnico di Milano. (2024). Navigare nell’incertezza del futuro del lavoro: benessere e AI all’orizzonte. Rapporto di ricerca 2023-2024. Politecnico di Milano. https://www.osservatori.net/it/eventi/on-demand/convegni/osservatorio-hr-innovation-practice-convegno-risultati-ricerca
(commento o sintesi della videointervista)
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Il problema del “Quiet Quitting”
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L’autore del blog
L’autore del blog, Career & Business Coach Nicolò A. Piave, Ph.D.